Emiliano
Finucci,
diplomato in
Viola,
in
Musica Corale e Direzione di Coro,
in
Composizione Polifonica Vocale, in Composizione
e
in
Canto con il massimo dei voti come Controtenore,
nonché
dottore magistrale in
Giurisprudenza
con tesi giuslavoristica, ha frequentato diversi
corsi di musica antica per studiarne la prassi
esecutiva, le notazioni antiche, il contrappunto, la
vocalità, il «Basso continuo», il canto gregoriano,
etc. Deve la sua formazione specifica ai maestri K.
Shore, G. Acciai, M. Berrini, M. Boschini, S.
Woodbury, P. Righele, A. Guerber, S. Bull, P. van
Heyghen, F. Biggi, V. B. Biffi e R. Marcantoni.
Ha pubblicato: un saggio intitolato «La musica nella
cultura classica e moderna» per celebrare il
trentesimo anno di fondazione del Liceo Ginnasio
«Paolo VI» di Fermo (marzo 2000); la trascrizione
in notazione moderna delle «Canzon Napolitane» del
compositore ed editore marchigiano Giulio Bonagiunta
da San Ginesio nel libro «Giulio
Bonagiunta da San Genesi. Il suo tempo, la sua
musica»
(giugno 2003) e nel 2004 ne ha inciso il disco.
Ha
trascritto anche il
Codice di
Rocca di Mezzo
(XVI sec.) curandone la I esecuzione assoluta in
tempi moderni nel 2008 insieme all’Ensemble «Aquila
Altera».
Ha partecipato ai programmi di formazione
professionale sulla musica antica (“La
musiques sacrées d’Aquitaine des XIIe
et XIIIe
siècles”;
“Polyphonie
Flamande en Italie au XVe
siècle”;
“Codex
Chantilly”)
presso la Fondazione Royaumont (France).
Nel 1993 fonda
il Coro Polifonico “Crypta
Canonicorum”
di Grottazzolina (FM) con il quale ha ottenuto
ottimi risultati in concorsi Nazionali ed
Internazionali e, in occasione delle celebrazioni
del genetliaco dello scrittore, poeta, commediografo
e traduttore civitanovese
Annibal
Caro,
protagonista della cultura italiana del 1500, ha
eseguito e concertato i madrigali della “Corona
della Morte dell’Illustre Signore, il Sig.
Comendator Anibal Caro”
(Venezia 1568). Significativi progetti realizzati
con il coro sono: «De
tous biens plaine Vs. Omnium honorum plena - Amor
sacro e amor cortese nella nella polifonia e nella
pittura dei maestri fiamminghi»
(2007); «Vorria
che tu cantassi una canzone, ovvero un “facie ad
faciem” con la solmisazione all’italiana nelle
Canzon Napolitane»
(2010) e «Musicisti
e mecenati nell’Italia del Rinascimento»
(2013).
Nel 2007, su richiesta del Consiglio Direttivo dell'A.R.Co.M.,
ha elaborato un programma musicale ambizioso per il
progetto annuale del coro regionale A.R.Co.M., che
vede protagonisti membri rappresentanti i cori
aderenti a tale associazione. Ha ricostruito,
attingendo alla monumentale «Selva
Morale e Spirituale»
di Claudio Monteverdi, un Vespro in onore di San
Giovanni Battista e lo ha concertato, avvalendosi di
un ensemble di strumenti antichi con ampi consensi
di pubblico.
Come cantante
e viellista, ha collaborato dal 2002 al 2010 con
l’Ensemble “Aquila
Altera”
di L’Aquila, esibendosi in numerosi concerti e
festivals di musica medievale e lavorando. Nel 2009
inizia la collaborazione con gl’Ensemble
d’Ars Antiqua Diapsalmata
di Assisi,
Bella Gerit
di Urbino e
Les Nations
di Bologna e, dal 2010, entra a far parte dell’ensemble
Anonima Frottolisti
di Assisi con
il quale si è esibito in Italia e all’estero e ha
inciso per la Tactus di Bologna il disco “Musica
disonesta”.
Collabora inoltre, come violista, con l’orchestra da
camera
I solisti piceni
di S. Benedetto del Tronto (AP).