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La Selva rappresenta la più voluminosa raccolta sacra ed il compendio di una quasi trentennale esperienza di Monteverdi, maestro della Cappella Marciana a Venezia. Pubblicata a Venezia nel 1641, essa contiene brani per un organico quanto mai vario e dalla destinazione liturgica disparata (vespri, messe, etc.). Alle composizioni a cappella nello stile polifonico della tradizione si affiancano brani concertanti dall’apparato vocale e strumentale più fastoso; né mancano brani impostati nel moderno e teatrale stile monodico (Pianto della Madonna). La Selva morale e spirituale si configura, dunque, come un vero e proprio compendio delle tendenze stilistiche dell’epoca. Nel concerto il coro polifonico “Crypta Canonicorum” eseguirà oltre alle cinque parti dell’ordinarium, anche alcuni motetti per voci sole, inni concertati e salmi. Inoltre saranno cantati quei brani della Messa che Monteverdi inserì nella Selva morale, con l’intento di fornire pezzi alternativi a brani o sezioni dell’ordinarium missae, quando nelle chiese veneziane l’organico normalmente disponibile veniva accresciuto, l’apparato sonoro era sfarzoso, e la scrittura richiedeva prestazioni più virtuosistiche ai solisti. Attraverso la scelta di eseguire la “Selva Morale e Spirituale” di Monteverdi, un compositore del quale non ricorre neanche l’anniversario, per lo più sconosciuta, mai entrata nei circuiti della nostra vita culturale, le cui esecuzioni ed incisioni sono assai rare, un genere di musica così lontana dai gusti del grosso pubblico e ignorata dai media, l’Ass. musicale-culturale “Crypta Canonicorum” intende rivalutare uno straordinario patrimonio di conoscenze estetiche, storico-sociali, di costume, di valori e messaggi che non va dimenticato. Un linguaggio musicale come quello del primo Barocco italiano può essere oggi ancora comprensibile e tornerà a noi sorprendendoci per il suo potenziale comunicativo efficace che appassionerà anche al di fuori dell’opinione dominante della nostra cultura ufficiale. L’esecuzione di questo repertorio, peraltro, necessita di strumenti di “basso continuo” e “basso seguente” come, ad esempio, l’organo. Il territorio della nostra provincia è ricca di Chiese con organi perfettamente restaurati e la “Selva Morale e Spirituale” non può che contribuire alla valorizzazione di tale patrimonio storico e artistico. Fonti: Selva Morale e Spirituale, Venezia, 1640. «Musiche Sacre concernenti Messa, e Salmi Concertati con Istromenti Imni Antifone & Sonate, A Due 3. 4. 5. 6. 8. 10. e 12. Voci», Venezia, 1656. [Le trascrizioni in notazione moderna e la realizzazione del continuo sono state curate dal M° Emiliano Finucci]
«Monteverdi e Cavalli» La Musica Sacra a Venezia nel Barocco
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